TER selezione strategica pro rendimento

Per comprendere quale possa esser il vantaggio di un investimento rispetto alle alternative sul mercato, l’analisi del TER merita ampia attenzione.

Il TER, acronimo di Total Expense Ratio, è la misura del costo totale associato alle operazioni di gestione e tenuta dell’investimento, a sua volta composto da management fees e costi aggiuntivi di contrattazione e revisione, spese legali ed aggiuntive (espresse in totale all’interno del prospetto informativo).

L’importanza del TER, che colpisce il ritorno atteso dagli investitori posizionati su un asset, risulta spesso sottomessa alla promessa di performance dell’attività, rispetto alla quale si tende a notare solo il rendimento: per quanto un investimento possa risultare profittevole in termini di potenziale rialzo, al contempo l’incertezza legata all’effettiva concretizzazione monetaria rimane un fattore aleatorio. Non essendo correlate alla performance ed essendo note a priori, invece, le commissioni TER sono parte sottoscritta del contratto fin dal momento dell’acquisto, vale a dire avere la certezza di un’uscita futura prefissata.

 TER: investire con selezione strategica

Profitti o costi? In un mercato in cui l’incertezza è sempre fattore dominante, la ‘sicurezza’ di un costo certo dev’esser il primo punto di riferimento all’interno di un processo di selezione strategica. Secondo un’analisi generale dei fondi presenti sul mercato più e meno costosi, mediamente i panieri azionari (per lo più su Large Cap Europee), risultano tra i più cari, seguiti dal medesimo comparto sui Paesi Emergenti e negli USA. Costi che vanno a scalare passando invece alle materie prime, all’obbligazionario Corporate e ai Titoli Governativi, che al minore livello di TER assicurano tuttavia anche il minor livello di rendimento.

Comprendere cosa scegliere e perché è allora intuitivo: sebbene gli ETF (http://www.trend-online.com/investire-etf.html) godano già di per loro di prezzi agevolati rispetto al posizionamento diretto sul mercato, anche all’interno della categoria Exchange Traded Funds è da sfatare il mito del ‘alto TER (http://www.borsalive.net/etf-quanto-mi-costi/), alto rendimento’. Il maggior costo non è infatti indicativo di una maggiore probabilità di ritorni elevati, mentre rimane ‘certo’ l’ammontare del costo da sostenere sull’investimento, che a parità di performance, gioca un ruolo fondamentale sul saldo totale.

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