Le espadrile provengono dall’Occitania e dalla Catalogna, nel sud della Francia e nel nord della Spagna, e le prime volte che si son viste era il XIII secolo. In origine le scarpe erano indossate da soldati, contadini e operai, scarpe della classe bassa insomma. Facili da realizzare, leggere e comode: erano perfette per lavorare per lunghe ore in piedi.
Venivano inoltre realizzate con materiali semplici, spesso usati per la costruzione di beni di largo consumo. Originariamente le espadrillas erano realizzate con un cotone resistente, comunemente chiamato tela. Al giorno d’oggi, le scarpe sono realizzate con tutti i tipi di tessuti tra cui pelle e camoscio e altri materiali più pregiati.
La suola e il tacco sono realizzati in un materiale simile a una corda chiamato juta (si, la stessa tela utilizzata per fare i sacchi), una forte fibra vegetale, coltivata principalmente in paesi tropicali come l’India e il Bangladesh. È un materiale facile da produrre, robusto e biodegradabile, quindi è il materiale perfetto da utilizzare per realizzare questo tipo di scarpe per da donna.
Come si fanno le espadrile oggi?
Le espadrile originali, quelle davvero autentiche, sono realizzate a mano da artigiani nel nord della Spagna utilizzando le tecniche tradizionali. Gli artigiani avvolgono ancora a mano la iuta e imbastiscono e formano con cura ogni scarpa.
Ovviamente, essendo diventante oggetti molto diffusi, solo quelle di fascia premium vengono ancora realizzate a mano. Online e nei negozi di largo consumo potrete trovare comunque degli ottimi prodotti industriali.